21 dicembre 2009

Peace between Blur and Oasis

Provo a non ridurmi all’ultimissimo momento
Ventiquattro sera diciannove e ventinove negoziante, stai chiudendo

Mi accontento di qualunque puttanata
una maniglia colorata, un portaspilli, un portafogli, un portafigli, una cagata,
qualcosa...


(Baffo natale)
Se anche voi come me non sapete cosa regalare¹ a natale, Fluendo ha pensato a voi.

Il suo riproduttore DVD per GNU/Linux (di cui magari vi faccio una recensione nei prossimi giorni) e il suoi plugin per GStreamer (per GNU/Linux e Solaris) per riprodurre "legalmente" formati audio/video sono in offerta fino al 31 dicembre con il 20% di sconto.

Ovviamente si tratta di software che esula da quello che è il normale flusso sviluppatore ↔ vendor ↔ utente dei prodotti open source e free software, per cui leggetevi prima le FAQ e le note di supporto², ma ricordatevi anche che Fluendo è l'azienda che gestisce lo sviluppo GStreamer³.

E non dimenticate: qualora succeda, scambiarsi lo stesso regalo vuol dire l'inizio di una eterna amicizia, un po' come scambiarsi qualcosa di Hallo Hello Kitty, ma con un notevole risparmio economico.


PS se poi voi lettori siete così legati al vostro affezionatissimo, posso suggerire l'acquisto di questo libro oppure di questa maglietta.
PPS ovviamente il titolo di questo post è allegorico... Sarebbe dovuto essere "Peace between the Government and the Bench" :P

[1] o piuttosto regalarvi, ma la questione è accademica...
[2] ossia, a tutti gli effetti state comprando la licenza di un prodotto proprietario, la cui distribuzione è stata autorizzata da chi detiene i "diritti" del formato incriminato.
[3] per cui al limite i vostri soldi saranno serviti anche a pagare lo stipendio di qualche persona che ha scritto le componenti opensource di GStreamer

20 dicembre 2009

WTF??!!??

Non trovando il tempo di offrire ai miei affezionatissimi novità che siano farina del mio sacco e contenuti originali¹, tanto vale sfruttare il lavoro di altri e mostrarlo prima dell'anteprima.

Così, anche questa settimana, ecco a voi la trita e ritrita schermata con la noiosa domanda: "qual è la novità?". Attenti che anche stavolta è insidiosa² e, metaforicamente parlando, apportatrice di "amore" verso gli altri. Un po' come... vabbè, il mio editore mi ha detto che devo evitare odiose e livorose ironie.

In compenso, se ci indovinate, vi di come fare ad attivarla.

UPDATE
Uffa, devo concludere che questo trivia fosse troppo difficile :(
Comunque, la novità, che è davanti agli occhi di tutti, è l'assenza delle sottolineature che contraddistinguono i tasti di accesso dei menù. Infatti è presente File, non File, Modifica, non Modifica e via dicendo. Le sottolineature appaiono solo quando si preme il tasto Alt, analogamente ad altri sistemi operativi della distinta concorrenza.
Al momento la cosa è disattivata in sistemi UNIX, per abilitarla basta aggiungere al file $HOME/.gtkrc-2.0 la riga
gtk-auto-mnemonics=1
/UPDATE
[1] o anche solo di rispondere in modo serio e compunto ai commenti... BTW se qualcuno stesse sperimentando la clonazione umana, mi offro come cavia: ho sempre desiderato un secondo me da mandare in prima linea alla bisogna.
[2] e francamente controversa, ma prima di criticare su un blog dovrei magari segnalarlo come bug o controllare che non sia già noto...

11 dicembre 2009

Steroids

Ecco qui la vera reale novità, la "split view". Il merito va tutto a Holger Berndt, che in questo post ci illustra motivazioni, funzionalità e cambiamenti. C'è anche un video su Youtube (anche se si riferisce alla versione pre commit ufficiale, in cui il nostro buon Capitano, o mio capitano ha cambiato qualcosina) e c'è anche un PPA su launchpad con una versione 2.28 patchata (sempre pre commit ufficiale, credo).

Usare una cosa del genere francamente mi rende un po' timoroso, però mi pare di ricordare che fosse una richiesta frequentissima dai vecchi aficionados di Midnight Commander.

Come dite? Le icone in hi-res sembrano fatte in vero cartoncino? Potrebbe essere, non ci avevo fatto minimamente caso...

Nota: la presenza dell'icona Desktop e l'assenza di qual si voglia altra cartella nella home è dovuto al fatto che al momento non sono ancora riuscito a fare una build completa con JHBuild e Nautilus è stato avviato da terminale come altro utente, senza quindi che la home venisse popolata con le solite cartelle utente.

10 dicembre 2009

Was is thas?

Un post veloce veloce come uno spuntino dopo cena. Che poi non dite che solo la Apple ha gli screenshot leaked...

Vediamo se riuscite a capire che applicazione è quella riportata nella figura qui accanto, ma soprattutto il perché risulta così differente da come la ricordate e da come la avete sotto mano (a meno che non stiate utilizzando GNOME compilato da Git).

Ah, magari un certo Lapo Calamandrei potrebbe anche gradire commenti ragionati sulle nuove icone. Ragionati, ho detto. Un semplice "che schifo" verrà cancellato, un semplice "Grandiose!!!" invece verrà raddoppiato.

19 novembre 2009

Rifiuta o autorizza? (cit¹)

Magistrale esempio di fallacità (e forse anche un po' stupidità) umana, facilmente consultabile qui. In mia opinione.

Poi, quale sia esattamente la stupidità a cui io mi riferisco non importa, di certo ognuno di voi bravi lettori troverà la sua, tra le tante potrete scegliere tra:
  • fallace (o stupido) è chi ha attivato la possibilità di installare software per tutti²
  • fallace (o stupido) è chi non vuol fare compiere alle persone comuni attività da amministratore (in sua opinione)
  • fallace (o stupido) è chi non sa che esistono diversi "spin" di Fedora (Desktop, Server, Corporate workstation)
  • fallace (o stupido) è chi pensava che ce ne fosse uno solo (come me e questa pagina web, in verità)
  • fallace (o stupido) è chi polemizza
  • fallace (o stupido) è chi non polemizza
  • fallace (o stupido) è chi il fallace (o lo stupido) fa
  • fallace (o geniale) è il commento #161
Resta comunque irrisolta la domanda: che fine hanno fatto i commenti #33, #48, #49, #51, #54, #56 and #57????

Beh, resta anche una chiara lezione su come non vadano affrontate questioni simili, per lo meno da parte degli sviluppatori che hanno deciso la modifica. Con tutto l'affetto che posso avere per loro, Richard e David sono solo riusciti a creare maggior astio nelle persone che hanno sottoscritto quel blitzkrieg bug. In mia opinione.

[1] beh, mai avuto a che fare, ma questo spot è da incorniciare.
[2] dai canali sicuri, solo dalla sessione attiva, solo utente locale. Leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso. Assumere dopo i pasti. Aut. Min. Ric.

6 novembre 2009

Potevamo stupirvi con effetti speciali

Non ci credo. È andata. Sono sopravvissuta. Neapolis andata e ritorno.
Non mi sono impicciata, non mi sono incasinata, non ho parlato di poesia, vero?
Per vedere quanto sono bella mentre parlo di Ubuntu 9.10, potete cliccare qui!


Credits:

A Renato D'Emmanuele e a tutta la redazione di Neapolis per l'interesse e la pazienza

A Milo per il video
A Fabio per l'incoraggiamento
A Paolo per il supporto
A Aldo e Alessio per aver registrato tutto
A Luca per tutto il resto!

Siano nani sulle spalle dei giganti, e io non raggiungo neppure il metro e sessanta!

Flavia

5 novembre 2009

Biondo platino

Che sia letterata, lo sappiamo bene¹

Che sia radiofonica, lo abbiamo ascoltato²

Se per caso sia anche telegenica³... credo dovrete attendere venerdì o lunedì per scoprilo. RAI 3, ore 15.

Beh, ovviamente nel caso in cui RAI 3 sia ancora visibile dalla vostre parti; in caso contrario, o se dovessero chiuderla prima per colpa di Floris, ricorreremo ai potenti mezzi informatici.

[1] e diciamocelo, co' 'sta storia che lei è poetessa è ora di basta :P
[2] e non potete immaginare quanto sia surreale sentirla fare la voce impostata per dire «Salve, vorrei un biglietto dell'autobus»
[3] io avevo proposto di farle cantare Happy birthday to you ma hanno declinato :(

26 ottobre 2009

Alla chitarra Maurizio Filardo

I passicotto manafforene / varesse more ti che sa ponottire
ivan a succe na rose / poresse immale che nott'osso mottare
partiremo vassattolle / acconta rinapporti
e San Falliss / a cosse manedi for otoppane
i vacanomme a sappattò siny ciapporete / però............

adesso basta! / i voglio massime non oppore rike
basta! / 'ca visse morenis s'attacca ne
basta! / accossi ne passe 'mbori chi t'è
basta coll'ammore
però............ però............

adesso basta! / è come l'ari de fottore mhnnàl
i cossommare de ticciussu pa / basta!
connor in modes chista na / basta!

'cause it's over / the game is over
I couldn't stand another hour / I need a shower
I'm not a coward / it's over
the game is over / why don't you get it?
you're fired / oh, I'm so tired
of saying

It's over / the game is over
and it's a total disaster / I'll say it faster:
it's over, it's over, it's over / should I go further?
why don't you get it?

se siete così impuri da avere flash e altre cose del genere, potete ascoltarla aggratis da qui

23 ottobre 2009

Liberi tutti


Gentili lettrici e lettori, la mia umile persona si pregia di comunicare, anche in vece della simpaticissima Flavia Weisghizzi, la presenza di me medesimo e della lei medesima alla manifestazione LinuxDay 2009, in carne, ossa, neuroni e capelli (io i capelli, Flavia ovviamente i neuroni).

Chiaramente non saremo in ogni località in cui la sunnominata manifestazione si terrà, non siamo ubiqui, ma semplicemente e solamente in quel di Roma (S.Pietro in Vincoli, facoltà di Ingegneria). Ci giungono voci circa la presenza in tale luogo di altre eminenti personalità, che per l'occasione forse indosseranno le divise ufficiali (aka una maglietta color castagna).

Come indicato dal programma della manifestazione, la probabilità di trovarci e individuarci sarà massima nell'aula 1, dalle ore 12 alle ore 13. Il talk sarà ovviamente dedicato a Fedora KDE RPM Ubuntu, in particolare all'imminente rilascio 9.10 Karmic Koala.

Per la parte finale del talk, gli organizzatori della manifestazione ci hanno gentilmente ed entusiasticamente acconsentito l'onore di presentare in anteprima la nostra piccola creatura. Il libro Ubuntu Linux 9.10 Guida Compatta, scritto da lei e me ed edito da Hoepli. Siamo particolarmente contenti, e con noi credo tutta la comunità, che una casa editrice di tale levatura abbia deciso di investire su Linux, su Ubuntu e sulla nostra comunità, che abbia deciso di pubblicare in contemporanea un libro su Windows 7 e su Ubuntu 9.10, a dimostrazione di quanto è cresciuto e di quanto è diventato importante Linux (dai, diciamolo, anche grazie a Ubuntu).

Sappiamo benissimo che, come ogni opera umana, è passibile di errori e migliorie, sappiamo che ci sono molte cose che, per esigenze di spazio o altro, non abbiamo avuto modo di inserire, sappiamo che chi ci sta leggendo conosce molto bene Ubuntu e Linux e tutto il resto. Però crediamo e speriamo di aver infuso un'anima alle nostre parole, di aver creato un prodotto che può essere la porta di ingresso verso il mondo dell'open source, oppure un valido compagno lungo il cammino.

Se a qualcuno venisse voglia di acquistarlo, la Hoepli ha graziosamente concesso la possibilità di acquistarlo online con un congruo sconto. In voi, lo comprerei solo per avere tra le mani forse l'unico libro che può fregiarsi di avere un Capitolo 0 :D

Tornando seri, grazie, da parte mia e di Flavia, a tutti coloro che tengono in vita questo sogno chiamato open source, grazie per averci permesso di arrampicarci sulle spalle dei giganti e vedere il magnifico orizzonte da lassù.

She's a Writer



No, dico, non è corretto. Va bene che tu mastichi libri tutti i giorni e sei stimata nell'ambiente letterario e giornalistico, però non è corretto rimarcare in questo modo che tu sei scrittrice... E io??!!??

Anche io scrivo (qui, stupidaggini), ma soprattutto sto per fare il primo passo nell'ambiente letterario. OK, OK, di nicchia, di settore e fino a cinque mesi fa pensavo che le battute fossero quelle Marx-iste...

Però dai, non è venuto male, non credi?

22 ottobre 2009

Senza parole



(Due parole le devo dire.... il mio blog oggi si rifiuta di dialogare col planet....
Grazie Luca per l'ospitalità!)

Flavia

Not so Short Introduction to PolicyKit 1.0

A distanza di due settimane 7 giorni dall'uscita del miglior Ubuntu di sempre¹, c'è da dire che, al solito, le risorse messe a disposizione da Ubuntu per l'utente mancano di una cosa: una adeguata documentazione di cosa sta per cambiare.

Il passaggio dal vecchio al nuovo (GRUB → GRUB2, init → upstart) di certo ha portato un po' di miglioramento, ma è ancora assente una chiara documentazione su cosa effettivamente cambia (e perché) e su come mettere mani quando serve.

Visto che mica posso fare tutto io qua dentro, almeno provo a dare il buon esempio. Ecco quindi a voi: "come fare per incasinare il mio computer concedendo autorizzazioni a destra e manca".

OK, serio. In Ubuntu 9.10 (così come in tutte le altre distribuzioni che usciranno nelle prossime settimane o mesi) diversi programmi utilizzeranno come sistema per l'autenticazione PolicyKit, nella sua rinnovata versione 1.0.

In passato era presente in Sistema → Preferenze (o Sistema → Amministrazione) una applicazione grafica che, funzionale/funzionante o meno, permetteva di definire chi poteva fare cosa e come. Tale applicazione non c'è più: sinceramente, non sono minimamente d'accordo con quanto dichiarato in quel paragrafo, non mi sognerei mai di rendere mia sorella amministratrice tout-court, anche se mi piacerebbe concederle la possibilità di installare programmi, ma non di rimuoverli.

Rimbocchiamoci le maniche e seguiamo la via del ronin, che conosce il terminale, i file di testo e l'infinita pazienza di leggersi la documentazione.

Atto primo

in cui l'amministratore si documenta su cosa c'è e cosa non c'è

Niente forcerie² grafiche alla Hello Kitty². È un lavoro da uomini veri, duri, puri e un po' pelosetti³. Apriamo un terminale e digitiamo il comando
pkaction | sort
In rigoroso ordine alfabetico, ci vengono elencate tutte le azioni "autenticabili" con PolicyKit, ivi inclusa quella che a noi al momento interessa: org.debian.apt.install-packages. Si tratta di un'azione gestita dal (nuovo) pacchetto aptdaemon (una "copia" di PackageKit per deb/apt, utilizzato dal nuovo Ubuntu Software Store Center). Ovviamente l'esistenza di una azione PolicyKit non vuol dire che tutte le applicazioni ne facciano uso.

Atto secondo

in cui l'amministratore torna dalla necessaria pausa caffè che intercorre ogni 5 minuti di lavoro

Ora che abbiamo individuato l'azione PK a noi opportuna o necessaria, provvediamo, come abbiamo letto nella documentazione, a creare un file .pkla. Tale file dovrà essere collocato nella directory /var/lib/polkit-1/localauthority/50-local.d, che però è leggibile (e ovviamente modificabile) solo dall'amministratore.

Apriamo quindi il buon editor di testo, tanto caro agli amministatori old-school, e inseriamo al suo interno in testo seguente:
[Users Permissions]
Identity=unix-user:pippo
Action=org.debian.apt.install-packages
ResultAny=no
ResultInactive=no
ResultActive=yes
Ovviamente al posto di "pippo" mettete il nome utente che più vi aggrada (o più nomi utente separati da ; oppure uno o più gruppi con la chiave unix-group:GRUPPO).

Il significato di ciò che si sta definendo è abbastanza chiaro. Stiamo concedendo un permesso a coloro che corrispondono a un determinata identità di compiere una determinata azione, qualora siano verificati i casi indicati nelle varie chiavi Result* (sempre, consultare la documentazione).

Salviamo il file con un nome descrittivo che inizi con un numero (numero che, in caso si vadano a definire più file, determinerà l'ordine di lettura e quindi attuazione delle regole, e quindi i comportamenti). Per esempio 10-pippo-can-install.pkla.

Atto terzo

in cui l'amministratore scalpita per tornare in pausa caffè dopo una lunga serie di azioni noiose e complicate

L'ultimo atto da compiere è copiare il file .pkla appena creato nella posizione opportuna: per questo si apre un bel Terminale e si esegue il comando:
sudo cp 10-pippo-can-install.pkla /lib/polkit-1/localauthority/50-local.d/
A memoria mi pare di ricordare che non è necessario riavviare il servizio (né tanto meno il computer). La prossima volta che l'utente pippo tenterà di installare una applicazione con Ubuntu Software Center, il dialogo di autenticazione lo lascerà passare all'inserimento della sua password, non gli verrà chiesta la password di amministrazione. Ovviamente non potrà installare singoli pacchetti con GDebi, usare Synaptic o aggiornare il sistema... no, in realtà l'aggiornamento può farlo: se non scoprite come, chiedete e vi sarà spiegato

Atto quarto

in cui il vostro opinion leader preferito di turno si lamenta un po' aggratis

Non so voi, non so quali siano le vostre esigenze e quanti utenti ci siano sui vostri computer, ma francamente a me le caratteristiche offerte da PolicyKit erano utili, specie nella possibilità di regolazione fine offerta nel decidere chi può fare cosa e come.
La disponibilità di uno strumento grafico era "cosa molto buona", dire che in futuro ci sarà una a "simple group-based UI to a future user account dialog, that will let you declare that a user is an 'Administrator' or a 'Guest'" mi sembra un po' meno. A meno che quel group non sia da intendere come gruppi di azioni.

Sarò io che sto sempre a lamentarmi e mai a fare qualcosa di utile, ma credevo che la regolazione fine fosse necessaria proprio ad evitare di dare a destra e manca permessi di amministrazione.

[1] beh, tra sei mesi mi riservo il diritto di cambiare idea...
[2] oppps... mannaggia al mio sessismo e alla mia omofobia...
[3] anche se mi dicono che esiste la comunità ursina

21 ottobre 2009

No, I'm not Joey Ramone


Well I don't care about history
Rock, rock, rock'n'roll high school
'Cause that's not where I wanna be
Rock, rock, rock'n'roll high school
I just wanna have some kicks
I just wanna get some chicks
Rock, rock, rock, rock, rock'n'roll high school¹


[1] ci vorrebbe tutta una spiegazione dei miei processi mentali, ma è troppo lunga... Don't worry about me! BTW è ufficialmente è un meme???

17 ottobre 2009

Segnali di fumo

D: Eccoci qui anche oggi nel tepee del Grande Capo Estiqaatsi. Buona sera grande capo.
R: Grande Capo Estiqaatsi saluta tutta tribù di Ubuntu-it.

D: Oggi parleremo del divulgatore di open source/free software Guido Iodice e dei suoi rapporti con la comunità Ubuntu-it.
R: Estiqaatsi crede che lui sia un grande...

D: No, aspetti, la domanda non è finita. Recentemente il sig. Iodice è stato bandito dal forum della comunità. Lei cosa ne pensa?
R: Ah, è stato bandito... Estiqaatsi pensa che quando la scure del tomahawk si abbatte sullo scalpo di viso pallido, viso pallido avrebbe dovuto pensarci bene prima di andare a fare danni nei tepee altrui.
[...]


No, scusate, stasera non sono in vena di allegorie. Il raffreddore e quel senso di muco nasale che secerne su di noi pregiudicano un po' la capacità di dire le cose senza dirle.

Per cui, schietti e sinceri. Pacatamente e serenamente.

Con tutto il rispetto per l'essere umano senziente, le mie viscere mi spingono a dire che Guido "Guiodic" Iodice è una figura mitologica, di quelle con il corpo da uomo e la testa di ca##o, una persona che mentre nella comunità internazionale di GNU/Linux e Ubuntu scoppiava il caso "sessismo" (IMHO del tutto travisato da più parti) relativo a Stallman e Shuttleworth ha pensato bene di pubblicare goliardicamente questo post sul suo blog, senza degnarsi di dare una minima risposta (nota, ho detto risposta, anche spiritosa e sdrammatizzante, non necessariamente scusa) alle due ragazze/donne¹ che si sono sentite in qualche modo offese o stranite, una persona che mentre da un lato, in virtù del suo lavoro e delle sue passate battaglie più o meno parlamentari, stigmatizza il governo Berlusconi IV e il Lodo Alfano, dall'altro chiede che per lui vengano scavalcati i regolamenti e gli sia permesso di continuare a pubblicare sulla board "Risoluzione controversie" del forum (sei stato bandito, hai perso il diritto civile di essere utente di quel forum, punto), una persona che per 2 anni ha usato Ubuntu e ha partecipato in un certo qual modo alla comunità (italiana), restandone per altro a dovuta distanza, e che consente che nei commenti del suo blog vengano rivolte accuse di vario titolo, ordine e grado alla "Comunità di Ubuntu-it" (di cui, guarda caso, pure io faccio parte e guarda caso mi offende un po' sentirmi dare del gregario, del cospiratore, del mafioso, del blogger in cerca di ranking senza che il titolare di quel blog muova un dito² per riportare la discussione su toni e modi non soli civili, ma corretti).

Ah, ovviamente anche questo post è stato scritto in modo da aumentare il mio ranking, gratificando il mio ego e al fine di mettere il mio nome sulle traduzioni dei programmi al posto dei reali fessi che hanno tradotto e non vedo l'ora di poter ricevere decine e decine di commenti senza rispondere che a quelli che mi danno ragione.

La lotta alla successione per il Regno di Pollycoke è cominciata... Peccato che Felipe sapesse essere più simpatico, civile e corretto.

[1] ah, sì, pare che "girl" in ambito anglosassone sia offensivo se rivolta a una persona di sesso femminile di età superiore ai 10 anni
[2] ou contraire, stuzzica e attizza

11 ottobre 2009

I'm in mission for God

Ricetta della settimana - Mani alle stimmate

Ingredienti
  1. paio di mani, possibilmente ancora attaccate alle rispettive braccia (e, parimenti, le braccia al corpo, il corpo alla testa, la testa alle nuvole e via dicendo)
  2. un paio di scarpe da trekking ormai consunte e con le suole lisce come seta
  3. un bosco di castagni
Preparazione
Indossare le scarpe di cui sopra per recarsi nel bosco di castagni. Scegliere bene un punto del bosco in cui il terreno presenta un 𝚫h/𝚫l ≫ 0, porre il piede destro al centro di tale punto e issarsi usando il piede destro come unico punto d'appoggio.
Attendere la frazione di tempo necessaria affinché la scarsa aderenza della suola e la gravità facciano il loro sporco lavoro.
Usare le mani, aprendo bene i palmi, per arrestare la caduta in avanti.

Annotazioni
Potremmo definire questa ricetta "stagionale". La sua esecuzione e il suo risultato è massimizzato e esaltato dall'autunno, quando sul terreno del bosco di castagni si trovano copiosi i ricci.

Attrezzatura aggiuntiva consigliata
- un Moccolo a Delta di Dirac

10 ottobre 2009

An Higher Point of View

DISCLAIMER: quanto segue era inizialmente pensato per essere scritto su questo thread come risposta. Onde evitare di offendere, volente o nolente, un po' di persone, lo pubblico qui (così magari se ne offendono di più).
Così leggendo questi commenti mi fate scoraggiare ::) abbiate pazienza ma un nuovo che ha ubuntu da 4/5 giorni si trova giustamente spaesato... l'esperienza non l'ha si può avere senza sapere che fare senza sapere almeno le basi e senza qualcuno che te le spieghi... soprattutto da uno che proviene da un sistema operativo TOTALMENTE grafico.. e questa comunità penso che sia stata creata anche per questo no? per dare aiuto! :)
Ma non esiste una regola standarad da utilizzare per questi file?? del tipo DI NORMA SI DOVREBBE FARE QUESTO .. QUESTO E QUESTO... chiedo perchè non so .. ;)
Posso essere stronzo? Uno nuovo che ha ubuntu da 4/5 giorni forse dovrebbe essere incoraggiato ad apprendere altri aspetti di Ubuntu (Linux) prima di dedicarsi alla compilazione di software da sorgente.

Non che io non voglia fartelo fare, ma hai mai compilato software prima d'ora, magari nel noto sistema operativo TOTALMENTE grafico?

Se la risposta è no, allora ci sono altre cosa da imparare e da fare prima di compilare software. Ci sarebbe, per esempio, da capire cosa sono i repository e come installare software già compilato da questi (e questo pare che ci hai provato, ma hai fallato tu o i repository a non rendere disponibile tutto ciò che ti serve). Ci sarebbe da capire quali sono le dipendenze e le librerie di sviluppo necessarie affinché la compilazione di quello che vuoi compilare vada a buon fine. Ci sarebbe da farsi spiegare la differenza tra /usr/ e /usr/local/ per evitare di incasinare quanto installato da pacchetto con quanto compilato (ed evitare di tornare sul forum tra 10 giorni dicendo "Non mi funziona più. non so cosa ho fatto, aiutatemi"). Ci sarebbe da capire cosa è la riga di comando e perché la compilazione non è tra le cose che in grafica non riescono bene¹. Ci sarebbe da chiedersi se c'è proprio bisogno di quelle versioni di quei programmi o se può bastare quella fornita direttamente in Ubuntu (che ca##o ci vuoi fare con un antivirus? kdewebdev 3.5... ma in jaunty c'è la 4.3!!! Ed emesene 1.5 pure...). Ci sarebbe da chiedersi perché tra le regole del forum non c'è che se uno propone di usare alien per installare qualcosa dovrebbe essere cacciato, tracciato fino a casa sua e appeso per le palle² nelle pubblica piazza.

Che poi, non so voi, ma io al mio 5° giorno di GNU/Linux non stavo a chiedere di installare da tar.gz, stavo a leggermi le man pages dalla console (notare, console, non terminale) per capire cosa c'era a disposizione.

Magari c'è bisogno di un *cough*libro*cough* che metta nero su bianco e in modo comprensibile questo e altro³.

[1] Tranne che in oscuri uffici della CIA per compilare Echelon, cfr. Alias Stagione XX Episodio YY
[2] No, non è sessista: a una femminuccia non verrebbe mai in mente di suggerire alien. Chi suggerisce alien non può essere altro che un ragazzino brufoloso che vuole far incasinare il computer altrui per poi mostrare quanto è bravo a suggerirgli come soluzione "É meglio se reinstalli"
[3] No, non parlerò!! Resisterò stoicamente alla tentazione e alle torture!!! Aspettate il 24 ottobre.

7 ottobre 2009

Visioni mistiche

Comondamente a casa vosta, senza dover arrivare a Medjugorje

You could be my flamingo!

Pink it's my new obsession
Pink it's not even a question,
Pink on the lips of your lover, 'cause
Pink is the love you discover

Aerosmith


OK, magari sono io a essere ossessionato come Steven Tayler e Joe Perry, ma a me pare propio rosa....

Qualcuno con il pantone per controllare?



Grab form here

25 settembre 2009

Sensibili alle f....

Vogliamo fare qualcosa anche noi. Vogliamo aderire al progetto, qualunque esso sia¹, del Ministero delle Discrimazioni Sociali Pari Opportunità per migliorare la vita di quelle stupende creature note al mondo come donne e rendere GNOME un ambiente desktop a prova di femmina².

Il primo passo è stato pianificato. Tra oggi e domani il client di messaggististica istantanea Empathy modificherà la traduzione dello stato Invisible/Hidden da Nascosto a Non visibile. Un piccolo passo per un maschietto, un grande passo per gli altri 3/4 del cielo.

Ora però il gioco si fa duro. E per questo ci serve l'aiuto di tutti e quattro i quarti del cielo. Cosa possiamo fare con Busy? Quanti altri casi di termini spocchiosamente maschileggiante dovrebbero essere resi più universali?


[1] e ammesso che ci sia
[2] o di transgender, dipende

24 settembre 2009

Anche tu contributore di GNOME 2.28

Update Schermate caricate, grazie a Salvatore Vassallo e Filippo Argiolas

Se qualcuno avesse voglia, visto che da qui dove mi trovo non posso, ci sarebbe da scattare due schermate per le note di rilascio di GNOME 2.28.

Quella relativa a Cheese (che deve essere nella modalità wide) e quella relativa alla capplet Audio (che dovrebbe mostrare, dissolvenza e subwoofer).

Se qualcuno avesse la possibilità, sarebbe cosa ben gradita assai. Ovviamente c'è la condizionale di usare come tema Clearlooks e un font sans serif a scelta tra Droid, DejaVU e Bitstream. Mandateli a me via email, che provvedo a fare il commit (e ad aggiornare questo post una volta ottenute le immagini da qualcuno).

23 settembre 2009

What's my name again?

43 What's in a name? That which we call a rose
44 By any other name would smell as sweet;
OK, sto barando, mi appiglio ai classici per cercare di dare una motivazione seria a quanto segue. Perciò, abbiate pietà.

La questione è la seguente. In questi ultimi X anni GNOME vi ha preso in giro. Appigliandosi anch'esso alla scusa "lo facciamo per far capire agli utenti cosa fa un'applicazione" ha bellamente abusato alla luce del solo della chiave Name dei file .desktop.

Ricapitolando, ci sono tre chiavi:
  1. Name: specifica il nome dell'applicazione, per esempio "Firefox"
  2. GenericName: nome generico dell'applicazione, per esempio "Browser web"
  3. Comment: beh, ovvio, il commento, no? solo che non dovrebbe essere ridondante con i precedenti, ma qualcosa tipo "Visualizza siti su Internet"
Ne viene che se io vi mostro solo "Totem" voi, ignorantoni, non sapete che è un riproduttore di filmati. Perché siete ignoranti, mica perché un tizio francese trasferito oltremanica ha deciso di usare un nome che non c'entra niente con il contesto (un po' come i titoli dei posti che appaiono su questo blog).

Per venire in aiuto della vostra ignoranza, si è pensato che la chiave Name, invece che includere il nome "brandizzato" dell'applicazione, dovesse contenere una combinazione di Nome e NomeGenerico, in modo che fosse palese il ruolo dell'applicazione (cfr GNOME HIG). Ne segue che in questi ultimi N anni la chiave Name dei progetti legati a GNOME è sempre stata fuori standard e che le nostre traduzioni, cercando di salvare capra e cavoli, si sono arrabbattate a usare "Nome - NomeGenerico" in modo che, con quel misero trattino, fosse bene in evidenza sia il nome di branding, sia il ruolo dell'applicazione.

Negli ultimi mesi, alla luce della futura prossima mirabolante adozione di GNOME Shell, si è improvvisamente deciso di correggere questo pluriennale errore¹ e di usare le chiavi sopra elencate in modo corretto.

Beh, si è anche aggiunta dopo lunga e penosa discussione (vedi archivi di xdg) una nuova chiave, pensata a scopo di localizzazione: X-GNOME-FullName. Questa chiave è a quanto pare necessaria per i casi in cui è necessario combinare Nome e NomeGenerico, visto che non è possibile farlo in maniera automatica senza mandare a quel paese molte regole sintattiche e grammaticali di diverse lingue. Ne segue che adesso un file .desktop di una applicazione potrebbe contenere quanto segue:
Name=Totem
GenericName=Media Player
X-GNOME-FullName=Totem Media Player
Comment=Play music and video files
Ripeto, potrebbe visto che in contemporanea vale la "regola" di non esporre troppo il nome dell'applicazione per le applicazioni di base, tipo "Calcolatrice" o "Editor di testo" o simili.

Ne consegue... Un bel garbuglio, come direbbe il brucaliffo.

Bel garbuglio che si riversa sulle spalle dei poveri, miseri, affranti traduttori.

Noi si pensava, a questo punto, di cominciare a ragiorare, lavorare e operare in prospettiva del futuro, cominciando a fare in modo che la traduzione diventi qualcosa tipo:
Name[it]=Totem
GenericName[it]=Riproduttore multimediale
X-GNOME-FullName[it]=Riproduttore multimediale Totem
Comment[it]=Riproduce file musicali e video
Niente più trattino. Via, abolito, rimosso, tolto, accantonato, tiriamoci una riga sopra.

Non sappiamo se è una buona idea, una ottima idea, una idea così così, una porcata², o altro. Vogliamo provare a vedere come va, a seguire lo sviluppo di GNOME Shell e le indicazioni sull'uso delle varie chiavi che vengono dagli sviluppatori di GNOME. La chiave X-GNOME-FullName, per esempio, continuerà ad essere usata nel menù Apri con di Nautilus. Oppure, come il sopra citato caso della calcolatrice, alcune applicazioni potrebbero non avere un nome proprio.

Vogliamo usare il ciclo di rilasci 2.28 (che comincia domani, non dimenticatelo) per sperimentare e vedere che succede.

Al momento non abbiamo ancora completato il passaggio, alcune voci di menù potrebbero ancora avere il - (trattino), specie per quei moduli non in linea con la timeline di rilasci di GNOME o esterni a git.gnome.org.

Per cui, come dicevano all'inizio, abbiate pazienza: un Totem è sempre un Totem... è il Firefox che vallo a spiegare alla gente che non è una volpe di fuoco e men che meno un aereo sovietico che si può pilotare solo pensando in russo³...

[1] OK, sarò malizioso, ma secondo me è solo perché altrimenti il nome dell'applicazione non c'entra nella cosa delle applicazioni preferite e in esecuzione di GNOME Shell
[2] cit, e chi ha seguito un certo thread lo sa
[3] ODDIO!!!! ma anche la regia era sua!!!!

13 settembre 2009

Meno 1

Qui all'Overlook Ho(s)tel i lavori procedono alacremente. Teniamo accesa la caldaia, controlliamo il motore del gatto delle nevi, tagliamo le siepi e scriviamo, scriviamo
scriviamo
scriviamo
scriviamo
scriviamo
scriviamo
scriviamo
scriviamo

6 settembre 2009

Welcome Danielle!

C'è qualcosa di nuovo in GNOME, o meglio nei suoi sviluppatori.
Davyd Madeley, uno dei membri più importanti del team di GNOME ha intrapreso un cammino fondamentale verso la realizzazione della pienezza della propria identità: ora è Danielle.
La comunicazione ufficiale è stata rilasciata da Danielle nel suo blog pochi giorni fa, rimbalzando nel planet di GNOME. Io credo che principalmente rispetto sia dovuto sia per la difficoltà che sta attraversando nell'affrontare quello che definisce senza mezzi termini una disforia di genere, sia per il grande coraggio di rendere pubblico questo percorso. Ma credo che la lezione più significativa e illuminate da parte di un ragazzo che è sposato e che quindi ha cercato di “apparire” secondo le convenzioni che la società impone, a costo di ignorare il proprio sentire (For many years I tried to ignore how I felt and push it aside. I was in male-dominated spaces, so I acted like others acted.) sia la cristallina purezza con la quale ha ripreso possesso della propria autenticità, dopo anni di compromessi.

Per questo soprattutto a lei vanno i migliori auguri.

Benvenuta Danielle, in bocca al lupo!

Flavia

31 agosto 2009

Ricordi di viaggio

Questa è la mia corsia, ce ne sono tante come lei, ma questa è mia. La mia corsia è la mia migliore amica.
Ah, la mia corsia, se potesse interessare, si chiamava Charline.

24 luglio 2009

Science Fiction/Double Fiction

La buona notizia è che alla fine della fiera ho un computer nuovo¹.

La cattiva notizia è che inebriato dai FLOPS² aggiuntivi mi sto divertendo a provare distribuzioni e sistemi operativi in macchina virtuale, un po' come un bambino lasciato chiuso per errore in un negozio di giocattoli nella notte di Natale.

Cattiva nel senso che dopo 2 anni che non provavo più una Fedora, finalmente ho avuto la voglia di farlo, cattiva nel senso che questa prova mi ha lasciato a bocca aperta, cattiva nel senso che Fedora 11 è assolutamente bleeding edge, assolutamente piena di cose interessanti come l'autenticazione via impronte digitali, ma se nel CD Live ci mettete la JDK invece di OpenOffice, non venite a lamentarvi dicendo che Ubuntu pur non essendo innovativa come voi ha più utenti, tontoloni per di più... Non è Ubuntu a gettare fumo negli occhi, siete voi che vi state sparando sulle palle.

[1] oddio, mica vorrete che faccia l'elenco dei componenti come quelli che scrivono sui forum di hardware, gaming e overclocking, vero???
[2] mega? giga? peta? boh, onestamente non so quanto, e cmq mi sa che più che i FLOPS qui conta anche la RAM e lo spazio su harddisk

21 luglio 2009

Countdown to Extinction

A parte il titolo figherrimo, debbo constatare che ho finito le parole (o quanto meno il poco sonno di questa notte non ha sufficientemente rifornito il serbatoio quotidiano, sto in riserva con quelle di ieri).

Io vorrei, fortissimamente e gnomettisticamente vorrei, comunicarvi nel modo più splendente possibile la fine di un'era (felice ma pachidermica) e l'inizio di una nuova (intrigante e piena di possibilità) senza la necessità di una catastrofe planetaria dovuta a meteoriti, vulcani, tettonica a zolle o molto più probabilmente cerimonia di iniziazione della razza Predator andata a male¹.

Ma senza le parole non posso fare altro che rimandarvi a questa email e sperare che anche voi riusciate a vedere quello che vedo io².

[1] dai, diciamocelo, muore da imbecille, ma in quel film Raoul Bova fa la sua porca figura...
[2] hint, hint, hint: dai, è facilissimo! Estinzione, meteoriti, ere....

12 luglio 2009

Aspettando 'er Califfo

A fratè, che c'hai due scudi¹?

No, no, che hai capito. Mica te li sto a chiede' pe' er fumo o pe'n panino o pe' annamme a comprà 'n grattino². Te li sto a chiede' pe 'na bbona causa.

Ahh, e allora sei te a esse prevenuto. Ma che t'ho parlato o anche solo citati i bambini affamati? Che t'ho per caso iniziato 'na solfa su questo e su quello e t'ho detto de comincià a mettete 'na mano sur core?

T'ho solo chiesto si c'hai due scudi. Si nun ce l'hai, o si c'hai le braccette corte, amen. Te de qua, io de llà e chi s'è visto s'è visto.

Ma si ce l'hai, famme 'n favore. Comprate questo, fatte du' schermate e mettile su internet pe' fa vedè a tutti come schioppa³. Famo vedè a tutti che nun semo 'na banda de ladri e de papponi, che 'sto coso nun lo scaricamo dai canali warez come quell'artri... quelli... quelli dall'artra parte che loro so' gajardi perché c'hanno Fotoshoppe... rubbato!!

Compramolo, si ce serve sul serio, certo; perché magari semo pochi, semo pezzenti, semo fiji de 'na gobba, stamo sempre a rugà, ma 'nfami no, 'nfami mai!!

[1] oddio, spero di ricordarmi bene il cambio della valuta, google da ignorante quale è non riconosce la divisa monetaria "SCUDO" in vigore a Roma...
[2] non questo grattino, questo non si compra, si regala o al limite si baratta. Grattino come "pezzo di carta cui è stata apposta speciale pellicola grattabile con moneta (e spesso solo con moneta) al fine di rivelare particolari combinazioni di lettere, numeri e simboli che potrebbero permettere al proprietario del grattino stesse di vincere premi (o di parcheggiare l'automobile senza ricevere sanzione)"
[3] no, sul serio, ok che conoscendo Fluendo funziona di certo, ma la UI è quella immagine verde e blu in basso? E, nella futura versione, come promesso nelle FAQ, lo si potrà far interfacciare con Totem, oltre che con Elisa Moovida?

10 luglio 2009

Morte di un uomo di fatica di una casa di riposo

Poi dici che uno non fa bene a stare zitto zitto e aspettare che le cose evolvano:
I would like to eliminate the Zeitgeist daemon as what they want to do is most inefficient - get relevant data from tracker to a python middleware process and forward it on to clients. IOW their daemon acts like a wrapper around tracker and is therefore redundant not to mention bad design!!! They should use a c lib if they want to wrap tracker not a python daemon!
Va bene che il commento non viene da una persona il cui progetto negli ultimi anni ha brillato per capacità di fornire un prodotto desiderabile da penetrare e invadere ogni aspetto della vostra desktop experience, però non mi si vega a dire che Jamie McCracken non sappia il fatto suo in termini di efficienza di memorizzazione dei metadati...

La mia povera capoccina adesso è quindi purtroppo tutta presa a cercare di comprendere il testo del seguente problema: se per funzionare gli sviluppatori di Zeitgeist si vogliono appoggiare a Tracker, se entrambi i progetti si occupano di estrarre, memorizzare e fornire su richiesta dei metadati, in effetti, che senso ha tenere Zeitgeist come intermediario tra Tracker e l'utente???

9 luglio 2009

Dalla parte del cliente

Anche se alla fine non ho capito se il governo ha rinviato di 6 mesi l'entrata in vigore della azione collettiva (per voi ribelli esterofili class action) anche per la nostra italica penisola, possiamo rallegrarci del fatto che c'è comunque qualcuno che si prende cura della soddisfazione e dei diritti dei clienti: Alexander Larsson e Cody Russel.

OK, non sono due giornalisti d'assalto come Bernstein e Woodward, né due avvocati, né due (euro)parlamentari, ma solo due sviluppatori che stanno lavorando (o hanno appena finito di lavorare) rispettivamente sui branch client-side-windows e client-side-decorations delle GTK+.

Se il primo promette maraviglie al di là della comprensione di un comune mortale, me per primo (per cui non ne parlerò per evitare di dire cazzare, lasciando l'ingrato compito ad altri, magari Andrea "Cimi" Cimitan¹), l'intento e le finalità del secondo sono più immediate. Traducendo le parole di Russel: "supportare nelle GTK+ la possibilità di avere decorazioni di finestra temizzabili gestite dal client attraverso una proprietà di stile"

Se non avete capito il senso di tali parole e ve state lì attoniti al nunzio... beh, cercate su Internet una buona spiegazione di come funziona X Window System, della sua architettura client/server, della distinzione toolkit/window-manager e solo dopo aver fatto vostri tali concetti tornate qui a leggere quanto segue.

Fatto? (cit.)

Bene, in tal caso, come le vostre ricerche dovrebbero avervi mostrato, in X Window System c'è sempre stata una distinzione tra il toolkit, usato per disegnare la parte "interna" della finestra, e il window manager, usato per disegnare la decorazione e gestire il posizionamento e similia. Così come le vostre ricerche dovrebbero avervi mostrato che il window-manager può usare un toolkit o altre funzioni di un desktop environment (per esempio Metacity usa GTK+ per disegnare i menù contestuali e GConf per memorizzare le sue informazioni) senza comunque perdere la possibilità di essere eseguito in un altro ambiente grafico.

Nel branch client-side-decorations si implementa la possibilità per le finestre create con il toolkit GTK+ di "disabilitare" il window-manager (suppongo usando la proprietà "undecorated") e lasciare che sia la finestra stessa a fornire le porzioni e le funzioni necessarie all'interazione: trascinamento, ridimensionamento, pulsanti di chiusura, massimizzazione, minimizzazione.

Non ho avuto modo di provare, ma cià non vieta voi di cominciare a perdervi nelle fantasie più sfrenate!

[1] cose avete capito??? l'ingrato compito di spiegarlo, non di dire cazzate....

7 luglio 2009

Tempo di saldi

Anche io, anche io!!
Soberness Promise

Prometto solennemente che non farò più cadere distrattamente lo sguardo nelle scollature delle ragazze.
E lo giuro pure sui miei figli, va'

No, sul serio, ma una promessa scritta pixel nero su pixel bianco sul web, senza una licenza dietro, ha valore legale???? E cmq, io ho detto "scollature": se chiudo gli occhi mentre vi spoglio, poi non infrango alcuna promessa...

5 luglio 2009

Palla di Lardo

Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi ma più mi odierete più imparerete, io sono un duro però sono giusto. Qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani. Qui vige l’eguaglianza non conta un cazzo nessuno. I miei ordini sono quelli di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per servire nel mio beneamato corpo. (cit.)
OK, ok, lo so, è Harmattan, non Hartman, a me però a leggere il nuovo nome in codice di Maemo X+1 e le motivazioni¹ dello strabiliante cambio di rotta è tornato chissà come mai in mente il caro vecchio Sergente Maggiore....²

[1] hmmm a ben guardare c'è solo una motivazione, Qt ha il porting per symbian...
[2] ogni tentativo di mostrare che il passaggio da GTK+ a Qt sia legato solamente principalmente marginalmente al fatto che Nokia ora possiede le Qt e può dittatorialmente casadellelibertalmente efficientemente applicare tutte e solo le modifiche che gli piacciono, beh... lo ammetto, è vero

25 giugno 2009

Spore

Per giorni, settimane, mesi e anni ho letto e riletto e ririletto e ririletto ancora che GTK+ facevano schifo perché non si potevano fare dei temi fichi con quel sistema di theming assurdo, che Qt¹ era decenni se non secoli avanti, che questo e che quello.

Oggi, 25 giugno 2009, la situazione non è cambiata. Altrimenti ne avreste già letto notizia su arstechnica. Altrimenti vorrebbe dire che stamattina sono state rilasciate le GTK+ 3.2 (o magari le 3.1, dai, siamo ottimisti) e che io sono finito in un warp temporale degno di Donnie Darko.

Però, anche se in modo embrionale e un po' scollegato, oggi è finalmente giunto il giorno della riscossa e della conferma delle loro parole per tutti i delatori e detrattori di cui sopra. Per giorni, settimane, mesi e anni avete detto che se le GTK+ avessero avuto un sistema di theming moderno e magari basato su qualcosa tipo CSS, allora sì che si sarebbero prodotte cose belle, cose accattivanti, cose stilose, ma soprattutto prodotte in fretta e gran quantità.

Oggi² tutti voi criticoni espertoni³ potete cominciare a mostrare a noi poveri mortali la via per la magnificenza visiva: come già cripticamente anticipato, Empathy 2.27.3 supporta i temi di Adium, il formato di tali temi è basato su CSS ed è chiaramente descritto qui.

Per cui, serenamente, pacatamente, o per GNOME 2.28.0 vediamo di far uscire fuori almeno 3 nuovi temi per Empathy, oppure siete solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo.

Update (ovvero dimenticanze)
  • potete usare un comodo PPA per provare Empathy 2.27 in Ubuntu 9.04 (PPA fatto da persone serie, ovvero gli stessi sviluppatori di Empathy)
  • in alto i vostri cuori: Empathy 2.27.3 riesce a traferire perfettamente file verso Pidgin (controcorrente non abbiamo ancora provato)
[1] da pronunciarsi rigorosamente "chiuuutii"
[2] beh, non proprio oggi, ma fino ad oggi non ho avuto tempo di scrivere....
[3] capitolo 7 (espertologia), legge di Fitz-Gibbon

15 giugno 2009

Gioia e Rivoluzione¹

Di cose da dire/fare/baciare/lettera/testamento ne avrei tante, ma tante, ma tante. Anche di cose di cui non parlare ma solo contemplare, come una icona ortodossa. Però sono affari che non vi riguardano :-P

Oggi non sono qui per criticare Crasso, ma per schernirlo... No, scusate, mi dicono dalla regia che non è possibile, che La Repubblica (nel senso del giornale) non ha ancora eseguito il solito trasferimento di fondi sul mio personale conto corrente alle Cayman per gettare la consueta settimanale dose di fango. Vabbè, parliamo di altro.

Vi va di partecipare con me ad una class action? Non proprio una class action, ma qualcosa di molto simile. I fatti sono i seguenti: è stato eseguito questo commit ormai da 7 ore e nessuno, ripeto nessuno, si è ancora premurato di rendere disponibili le icone necessarie a rendere il nostro amato ambiente grafico aggiornato e bleeding edge. Se anche voi come me trovate questa situazione insostenibile, scrivete una email di sdegno al vostro pusher di icone in stile Tango preferito (suggerimenti: Jakub Steiner, Andreas Nilsson, Lapo Calamandrei e Ulisse Perusin) oppure inondate il canale IRC #gnome-chat.

Nel caso gesti così estremistici non facciano per voi, almeno forniteci un minimo di riscontro. Come preferite che siano disegnate tale icone? Tenendo conto che verranno usate in ogni posto che sia GIO-enabled² preferite che siano:
  1. cartelle con sopra disegnato un simbolo fluttuante (a questa dovete rispondere "NO", che è la peggiore scelta) tipo i simboli che si possono aggiungere in Nautilus
  2. cartelle con sopra "incassato" o "timbrato" un segno, come le recenti icone di MacOSX (vedi qui)
  3. niente cartelle, quanto piuttosto immagine astratta rappresentante pile di documenti, immagini, video, altro (diciamo per estensione di come ora appare la cartella "Scrivania")
  4. altro
Io, per quello che può contare, sarei per una soluzione mista 2+3, usando immagini di cartelle con il relativo simbolo "incassato" stile MacOSX per le dimensioni da 32x32 pixel in su e immagini senza cartelle per le dimensioni 22x22 e 16x16.

[1] non sai quanto ci manchi, Demetrio; va bene che i cori angelici ti erano più consoni, ma quaggiù la situazione è drammatica. Ah, personalmente ti ho dedicato la mezz'ora di fuochi artificiali che ieri sera i fedeli parrocchiani hanno fatto in onore dei venticinque anni di permanenza del loro benamato parroco.
[2] quindi teoricamente Nautilus, sia nella navigazione a icone o a elenco, sia nel riquadro laterale, il pannello nel menù Risorse, il selettore di file nelle cartelle segnalibro e nell'elenco delle cartelle in home, in modo analogo a quanto succede ora con la cartella "Scrivania"

14 giugno 2009

Get Serious

È arrivato l'arrotino.

Arrota: coltelli; forbici, forbicine, forbici da seta; coltelli da prosciutto!

Donne, è arrivato l'arrotino, e l'ombrellaio; aggiustiamo gli ombrelli; l'ombrellaio, donne!

Ripariamo cucine a gas: abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gas.
Se avete perdite di gas, noi le aggiustiamo; se la cucina fa fumo, noi togliamo il fumo della vostra cucina a gasse. Trasformiamo la vostra cucina da metano a gas, e da bombola a metano!

Lavoro subito, immediato.

È arrivato l'arrotino.¹

[1] che dire, adesso non avrete più scuse nel caso la vostra applicazione sia lenta come un bradipo che vede un albero, mangia la foglia, fine della traccia. A parte, ovviamente, le voste limitate capacità di programmazione o il tempo che passate a chiacchierare di cose inutili come la gente, il mondo, l'universo, la materia oppure a sognare la vita e a vivere i sogni.

11 giugno 2009

Made in Japan

Il piccolo otaku nascosto in me è femmina ed è bagnatissima¹..... Voglio andare a Odaiba².

Update: oziosamente guardando le altre gallerie linkate su quella pagina... 'sta foto è impressionante...

[1] prima di lamentarvi che cose così sconce appaiano sul planet, pensate solo che ve la siete cavata con poco, visto che avrei potuto scriverci sopra per almeno 5 paragrafi prima di mettere il link ;-)
[2] e non dimenticatevi di andare fino in fondo alla pagina linkata e di guardare bene l'immagine a destra >:-D Update 2: uffa, quell'immagine cambia, quella che c'è ora non è conturbante come quella che ho visto io...

La Gaya Scienza

Le morbide e sinuose forme che tutti noi apprezziamo e su cui il nostro sguardo scivola lento e languido¹ non sono mai state quelle dello GNOME Desktop.

Certo, è funzionale, a me piace, ma secondo alcuni è più rozzo di un oplita spartano².

La gente, nel nuovo millennio, vuole altro, qualcosa che sia stupefacente come la (non ancora realizzata) nuvola di Fuskas e variegato e variopinto come un gay pride³.

È quindi con piacere che annuncio, anche se dispiaciuto per il fatto di non avere un jhbuild con cui mostrarvi qualche personale conversazione privata, il supporto in Empathy ai temi di Adium.

E se vi state chiedendo che razzo di robba sia... siete vecchi!! Ed eterosessuali!!!

[1] e si spera sempre anche qualcosa di più del solo sguardo...
[2] no, nego fermamente ogni ispirazione legata alla recentissima ultima versione della distribuzione più cool del momento
[3] ah, no, la y nel titolo non è un errore

10 giugno 2009

Break on through (parte 2)

Ebbene ve lo devo dire. Vedere il metro e novanta di riccioli e animelle di nome Luca che si arrabbia (o finge di arrabbiarsi, o alza la voce per darsi un tono) è fantastico. Specie se NON ce l'ha con te. Specie poi se s'è fatta l'una di notte e stiamo ancora a litigare per una scheda con scritto sopra "Sì". Ma ciò che è veramente fantastico è vedere improvvisamente Luca sdoppiarsi e lasciar posto a Elle.uca in tutta la sua follia affabulatoria, in quel rovesciamento dell'atteso che pertiene ai pazzi o ai geni (ehm ehm, però di geni non è che ne siano molti in giro....).
E la cosa che davvero è imperdibile è la faccia della povera malcapitata che tenta più o meno di riportare il discorso su basi logiche, non dico vulcaniane, terresti basterebbero. Invano.
Consiglio: la prossima volta che volete spuntarla con Luca... bhè, lasciate perdere!

Un baaaaaciooooooo

Flavia

p.s. Il leggitimo propiretario del blog non sa nulla di questa mia incursione.... vedremo che faccia farà....poi vi racconto! ;-)

8 giugno 2009

Break on through

Lei: Io protesto, ma non voglio creare problemi, per cui non formalizzo la mia protesta che si leva alta, pura e leggera come un ippopotamo con le ali. Non come voi, dall'altra parte, che al massimo siete porci con le ali, che fate di tutto per lordare il buono e il giusto, per creare figli e figliastri. Io non lo so, ho poca esperienza, ma se voi dite che è così, per buona pace e buona convivenza di tutti, io metto da parte la mia giusta indignazione e vi faccio fare come vi pare, ma non posso fare a meno di annotare come il comportamento sia sempre lo stesso, di voi dall'altra parte.

Io: ... ... ... dall'altra parte di che? Del tavolo?!??!!??

NdR: Arzigogolo linguistico mio, senso della frase di lei lasciato però intatto. Risposta assolutamente fedele allo svolgimento dei fatti. Il tutto per comunicare che 1) non potrete mai avere piena coscienza e conoscenza di ciò che scrivo o pronuncio, quello che offro è solo un misero spaccato 2) i processi mentali che mi portano a scrivere o pronunciare frasi come quella di qui sopra sono talmente contorti che passare dalla citata contingenza della situazione (il tavolo) al reale pensiero (più o meno: "per favore, smettila di far ragionare gli altri al posto tuo, guardami come persona, come individuo, che ha sì un pensiero ma che ora sta agendo nel modo più neutrale e integerrimo possibile") è qualcosa che richiedere volontà di azione che non tutti hanno... specie dall'altra parte del tavolo :)

5 giugno 2009

Arkham Asylum

aka "The Killing Clutter" aka "Tutti pazzi per Moblin", aka "Me, Myself and Intel", aka "ZeroCool"

Piccola storia ristretta.

Giugno 2007 -- La Asus svela al mondo l'EeePC 700. Al mondo sbrilluccicano gli occhi dalla voglia di avere tra le mani un oggetto che definire giocattolo è forse buonista. I linuxiani invece cominciano a esaltarsi per la prossima, imminente conquista del globo terraqueo.

Giugno 2007 + qualche mese -- I linuxiani di cui sopra cominciano a maledire l'EeePC 700 a causa della inadeguata distribuzione installata (dovrebbe pur sempre essere un computer, non un giocattolo una brutta copia di Sapientino¹)

Settembre 2008
-- La Dell rende disponibile al mondo il Dell Mini, meno giocattoloso dell'EeePC 700 sia dal punto vista hardware che del sistema operativo. Magari non aggiornatissimo, ma con Ubuntu potete almeno eseguire sudo apt-get install git-core. I linuxiani osannano di nuovo la svolta e spargono incenso su Ubuntu e sulla innovativa interfaccia della Netbook Remix

Maggio 2009 -- La Intel annuncia al mondo il futuro degli OS per netbook (e altro, meglio se con chipset Intel), Moblin2. I linuxiani osannano la nuova svolta e spargono incenso sulla innovativa interfaccia grafica (sì, di nuovo).

Maggio 2009 + qualche giorno -- Tutti cominciano ad annunciare versioni delle loro distribuzioni per netbook con incluso o basate su Moblin

Io avevo buttato giù due righe con un paio di costruttive critiche², ma mi dicono che siamo in silenzio pre-elettorale e non posso in alcun modo fare comizi o riunioni di propaganza in luoghi pubblici o aperti al pubblico, non posso affiggere nuovi cartelloni, giornali murali o altri manifesti di propaganda (cit: legge 4 aprile 1956, n. 212)

Hmmmm, chissà se posso piegare la legge dicendo che questo è un diarietto personale (cit), o un social network, o un nuovo media; in fondo c'è gente che ha usato cavilli simili per concessioni pubbliche radiotelevisive...

Felice Europa a tutti!

[1] devo ammettere che l'illuminato paragone non è mio
[2] che poi a che sarebbero servite? tanto la risposta più probabile sarebbe stata "è in beta, la versione finale sarà migliore"... però, almeno una cosa: che stracazzo di fine ha fatto gnome-session??????????? Toglierla di mezzo e sostituirla con uno script bash non è un po' 1) ammazzare GNOME 2) rendere Moblin2, quello rilasciato da Intel per lo meno, un Sapientino Plus invece che una interfaccia grafica funzionale per un Sistema Operativo serio??

4 giugno 2009

Donkey Kong (aka scaricabarile)

Gli amici si vedono nel momento del bisogno e questo, lo so, è uso privato e criminoso del mezzo pubblico. Criminoso!

Mi si dice (ministero dell'interno, pubblicazione numero 4), di ammettere al voto assistito anche gli handicappati di natura psichica allorquando la relativa condizione patologica comporti una menomazione fisica che incida sulla capacità di esercitare materialmente il diritto di voto.

D'altro canto, per quanto ne sapevo io, le linee guida o le interpretazioni erano sempre state più o meno queste, riassunte in
Cfr. Cons. di Stato, V, 31 gennaio 2007, n. 387: “è da escludere … che un impedimento che si manifesti esclusivamente o prevalentemente in uno stato di alterazione psichica possa rendere legittimo il ricorso al voto assistito”.
Ora, io sono capzioso e criminoso, ma visto che non sono un medico legale della ASL, né un medico militare, francamente non ho la più pallida idea di quali handicap di natura psichica possano prevedere menomazioni fisiche. Per lo meno non sono sicuro di saper distinguere la sottile linea di demarcazione che intercorre tra handicap psichico che rende l'elettore incapace di intendere e volere e handicap psichico che mantiene l'elettore capace intellettivamente, ma incapace fisicamente. Di certo non credo che il semplice chiedere al menomato se sa il suo nome o cognome chiarisca gran che.

C'è un medico in sala?

2 giugno 2009

C + O2 -> CO2

L'eccesso di ossigeno, si sa, è un prerequisito alla combusione. Gli umani, mi dicono, hanno bisogno di ossigeno, ma il troppo stroppia, la gatta è ladra e il lardo si ossida come tutto e tutti.

La conclusione perciò, è noto, è che prese n moli di umano e immerse in una soluzione con eccesso di ossigeno al 130% molale, anche l'umano con energia di legame sufficientemente alta comincia a degradare, partendo dagli occhi, con una velocità di reazione proporzionale alla concentrazione di ossigeno di cui sopra. Ovviamente emettendo calore.

Raccomandazioni: non fate come me, ogni tanto prendetevi una pausa, ma soprattutto contrastate i deleteri effetti dell'ossigeno con una soluzione tampone a 256 pixel di Tango (che magari non annulla il processo, ma lo rallenta, speriamo nell'ordine di 10³)

PS: eehh??

Doccia bagnata

Nell'attesa che il mio pusher di titoli figherrimi si riprenda dal fantasticare su sequenze saffiche multiple sotto la doccia in quel di Sardegna, nell'attesa che, si spera, vengano forniti i dettagli di questa notizia e che tutti possano godere per quanto possibile... no, aspettate, non parafrasate. Quando ho scritto i "dettagli di questa notizia" intendevo QUESTA NOTIZIA, non quella notizia della doccia saffica.

Ne viene ovviamente che anche mentre parlavo di godere mi riferivo a "QUESTA NOTIZIA", non a "quella notizia", quindi nell'accezione del termine che vuol dire "beneficiare", non in quella più piacevole assai.

Cmq, nell'attesa e nella speranza di sapere i dettagli delle ottimizzazioni apportate, io vi suggerisco la mia personale:
  1. aprire il Terminale e digitare mount seguito da Invio
  2. leggere l'elenco dei punti di mount
  3. se nell'elenco dei punti di mount non vi è la directory /tmp
  4. aprire il file /etc/fstab con permessi di amministrazione
  5. inserire la riga: tmpfs /tmp tmpfs defaults 0 0
  6. riavviare il proprio netbook
Voilà: la directory /tmp è ora una manciata di kbyte nella memoria RAM invece che la stessa manciata di kbyte sul vostro hard disk SSD letti e scritti e letti e scritti e scritti e letti e letti e scritti con grande intensità. Magari quanto una doccia saffic.... BASTA!!!

31 maggio 2009

Come imparai a non preoccuparmi e ad amare un sistema instabile

Alla richiesta di commenti sulla possibile inclusione di gnome-disk-utility come dipendenza esterna di GNOME 2.28¹, un tizio dal nome nordico nome BJörn ha risposto così:
It is very hard to build gnome-disk-utility. It directly depends on DeviceKit, DeviceKit-disks and trunk version of PolicyKit. Those three packages in turn depends on eggdbus, libparted, libdevmapper, libselinux, libatasmart, libuuid and a recent libudev. Many of those packages are not packaged in Ubuntu Intrepid and at least and some of them haven't had any real releases yet.
Affascinante la replica di Matthias Clasen:
It builds fine in Fedora 11...
Ora, prima che cominciate a dire che sono il solito ubuntiano fratricida², che la gente è stanca e c'è bisogno di progresso (per cui in effetti Intrepid per questa specifica cosa potrebbe già essere vecchio), potrei far gentilmente notare che le dipendenze esterne di GNOME esistono proprio per far dipendere i moduli di GNOME da una versione rilasciata e più o meno diffusa di qualcosa su cui gli sviluppatori di GNOME non hanno controllo del ciclo di rilascio? E che oltre alle "diffusissime" Ubuntu e Fedora esistono anche le "diffuse" SuSE e Mandriva e gli esoterici e "diversamente diffusi" Solaris, FreeBSD e OpenBSD.

Comunque: sì, avete ragione, ultimamente sembra che racconto solo di cattive notizie. Avrei potuto dire "evviva! gnome 2.28 avrà un nuovo sistema per la gestione avanzata dei dischi" e unirmi al coro degli entusiasti che incensano, ma se Matthias Clasen, maintainer delle GTK+ e delle Glib, librerie che per loro natura dovrebbero essere multipiattaforma e multivendor, se ne esce con una tale noncuranza esprimendo disinteresse per gli equilibri che sono sottesi a una cosa complicata come una distribuzione GNU/Linux, la mia parte intollerante mi fa dire "io mi indigno" invece di "io me ne fotto".

[1] che nel frattempo è cambiata, per quello che non ne ho dato conto nel precedente post: ora la dipendenza esterna proposta è DeviceKit-disk, mentre gnome-disk-utility sta gareggiando per essere incluso arridittura tra i moduli del Desktop
[2] o forse era "fedoriano fratricida" e "ubuntu suicida", devo aver fatto una gigantesca crasi

29 maggio 2009

Forza Banshee: multimedia e nuovi media

Disclaimer: se state pensando, o se penserete dopo aver letto tutto questo post, che lo stesso non sta parlando di lettori multimediali, ma di tutt'altro, che dire, non sono io ad essere sdoppiato nella personalità, siete voi che siete maliziosi (e se per caso siete anche femminucce, in tal caso, come sempre, già vi adoro)

Nella scelta di una applicazione predefinita, nel voto e nel giudizio che i membri della comunità e gli utenti esprimono, è possibile che apparire fichi riesca a spostare un numero determinante di voti?

Banshee e Rhythmbox si contendono lo stesso habitat. Applicazioni simil iTunes per GNOME. Banshee e Rhythmbox però hanno profonde e radicali differenze.

Il primo scritto in C#, il secondo in C. Il primo sponsorizzato (almeno in passato parecchio) da Novell, il secondo portato avanti da una serie di sviluppatori indipendenti e volontari. Il primo diventato recentemente multipiattaforma (con versioni preliminari per Windows e Mac OS), il secondo al momento compilato solo per sistemi Unix.

Il primo con una interfaccia molto molto libertina, il secondo con una interfaccia rispettosa della integrazione in GNOME. Il primo con una serie di scorciatoie a cazzo di cane (una singola lettera tipo N, B, T, R), il secondo con tutte le scorciatoie che sono o combinazioni o tasti funzione. Il primo con una treeview fatta da zero e non standard solo per farla apparire graziosa, il secondo con la stessa treeview usata dalle altre applicazioni¹, il primo costretto a fare uso dei binding in C# (spesso non aggiornati alle ultime funzioni), il secondo che appena ha potuto ha sfruttato quanto di meglio messo a disposizione dalle librerie di GNOME senza inutili duplicazioni².

Una serie di fatti, per lo meno quelli che dalla mia prospettiva riesco o voglio vedere e proporre, che sto insinuando dovrebbero far pendere l'ago della bilancia verso Rhythmbox. Questo perché, come tutti, anche io applico il comodo e vigliacco criterio "A essere in errore non sono io, ma il mondo stesso!".

Il problema, però, è che la mia prospettiva al massimo va a dare fastidio a chi si trova post kilometrici da leggere o da ignorare. Diverso è il caso in cui la prospettiva personale, per protagonismo, per fede cieca e incrollabile, per una serie di motivi che è difficile senza la telepatia stabilire se innocentemente idioti o maliziosamente scelti, finisce con l'essere imposta agli altri.

Non è un mistero che è partita già da tempo la campagna Forza Banshee³, millantando il fatto che lo sviluppo di Rhythmbox fosse ormai defunto ("sta fermo, sta lì, non si muove") che impacchettato Banshee occupa 9 MB di meno (beh, non fornisce manuali, ma che importa), che questo e che quello, alla fine all'Ubuntu Developer Summit si è discusso dell'eventualità e opportunità di "fare lo zompo" (cit)

Le motivazioni addotte le potete trovare nel documento "karmik-desktop-default-media-player" reperibile su gobby.ubuntu.com (dovete installare gobby, ovviamente), provo a riassumerle.

Innanzitutto si elencano le caratteristiche che dovrebbe avere un media player predefinito:
  • usabilità
  • tempi di avvio rapidi (NdR: e guarda caso in banshee/mono è migliorato proprio quello, recentemente)
  • compatibilità coi lettori portatili
  • migrazione delle librerie di altri media player (NdR: perché???? se è quello predefinito, da cosa migro? è una cosa da tenere in conto se si vuole cambiare; e a parte ciò si era sempre detto che prima o poi la libreria sarebbe dovuta essere "condivisa" tramite Tracker o altro)
  • gestione avanzata della libreria
  • supporto ai podcast
  • sincronizzazione coi lettori portatili (NdR: che differenza c'è con la precedente "compatibilità"??? dubito maliziosamente che sia qualcosa cha banshee ha e rhythmbox no)
Poi si elencano le bellezze di Banshee:
  • gestisce anche i video, sul lungo periodo si potrebbe togliere di mezzo anche Totem
  • rhythmbox non gestisce bene il telefono G1 (NdR: ?????? no, dai, è un motivo serio???)
  • l'interfaccia di banshee è più carina (ed è intercambiabile, per lo meno lo sarà, riuscendo a imitare Muine e ad avere anche qualcosa con Clutter)
  • lo stack mono è ben mantenuto in debian (NdR: ????? vedi sopra)
Infine si elencano i blocker, dicendo che se si riesce a correggerli entro il 27 agosto, lo zompo diverrà esecutivo:
  • accessibilità
  • importazione da rhythmbox (presente nella unstable, necessità di creare una patch)
  • monitoraggio della cartella Musica
Ora io credo che un analogo elenco di cose buone e cose cattive possa essere stilato anche per Rhythmbox, spostando l'attenzione su altro, come per esempio il fatto che Rhythmbox offre la possibilità di scaricare musica legalmente da Jamendo e Magnatune, gli unici store "free" e "solidali" che dovrebbero esistere, o tutto quanto elencavo all'inizio come differenze "tecniche"

Conclusione? Mah, a parte il "ma andate tutti a fare in culo" che recentemente sta scappando di bocca sempre più spesso, mi domando a cosa serva tutto ciò, se non per autocompiacimento ("Ho fatto la mia proposta e l'hanno accettata") e per volontà di prevaricazione ("Il mio punto di vista è migliore del tuo"). Banshee non è così tanto più meglio assai rispetto a Rhythmbox da rendere necessario il passaggio, Rick Spencer invece è così sicuro del fatto che a essere in errore non è lui da sovrapporre e confondere la realtà con la sua percezione della stessa.

In realtà l'unica conclusione utile, giusto per autoterapia, è: ma io che ho perso tempo a fare a scrivere cercando di spiegare come stanno le cose nel modo il più oggettivo possibile, tentando e sperando di creare una conoscenza, uno coscienza e una voglia di autocritica?? A questo punto tanto valeva scrivere di meno, scrivere qualcosa d'effetto e aggiungere un "Forza Banshee", no? (sempre e comunque: leggi nota numero 3)

Cmq, se siete arrivati a leggere fin quaggiù, vi meritate un grazie e un "premio": uno stupidissimo premio, certo, ossia la stupida spiegazione del perché in GNOME 2.26 quando collegate un lettore MTP non appare in Rhythmbox. Il motivo è che appena collegato, quel dispositivo viene acchiappato e montato da gvfs; basta smontarlo e far ripartire Rhythmbox (ovviamente il bug è noto e stanno provando a porvi rimedio, usando un sistema unico e condiviso tra gvfs e rhythmbox per accedere a quei dispositivi)

[1] anche se, a onor del vero, le treeview sono sempre state un casino nelle GTK+
[2] a quelli che dicono che in un anno non è cambiato nulla e che è un progetto morto, in una o due settimane sarà rilasciata una nuova versione che, tecnicamente parlano, getta alle ortiche GnomeVFS e libglade in favore di GIO e GtkBuilder, oltre al passaggio al decodebin2 di GStreamer, cambiamenti che non sono certo caccole da attaccare sotto al banco del liceo
[3] ogni riferimento a fatti, persone cose, bla bla bla bla bla è legata alla vostra coda di paglia

Chuck Norris e il calcio volante "mobile broadband"

Questo è un noiso post di servizio che il mio ruolo mi impone¹, ma non per questo meno importante. Anzi.

Il "Chuck Norris" del caso è il caro NetworkManager e quello che mi serve da voi è conferma di alcuni dati, già corretti da Sergio Zanchetta, ma magari passabili di integrazione e ampliamento.

Tra le varie funzioni che NetworkManager ci consente c'è anche la possibilità di configurare e fare uso di una connessione "mobile broadband", che nella mia ignoranza credo sia una di quelle attivabili attraverso dispositivi GSM, HDSPA e simili. Il lato problematico di questi tipi di connessione è che sebbene l'informazione da fornire per renderle operative sia spesso limitato una specie di banalissimo indirizzo, tale informazione è possibile che sia in qualche modo celata agli occhi dell'utente inserendola in qualche pagina sperduta dei siti web o nel supporto di installazione, ovviamente solo per Windows.

E qui esce fuori lo spirito di comunità: prepariamo e manteniamo un database con i dati di tutto i tipi di connessioni mobile broadband disponibili nelle varie nazioni, sia quelli attualmente in vendita, sia quelli non più commercializzati (ma magari ancora attivi). Attualmente i provider e le informazioni disponibili per la nostra nazione ubertosa sono:
NomeTipoAPNConfermato
VodafoneGSMweb.omnitel.it
TIMGSMibox.tim.it
TIM (WAP)³GSMwap.tim.it
WindGSMinternet.wind
Wind (businnes)GSMinternet.wind.biz
3 (ricaricabile)GSMtre.it
3 (abbonamento)GSMdatacard.tre.it
Fastweb (SIM voce/dati)GSMapn.fastweb.it
Fastweb (SIM solo dati)GSMdatacard.fastweb.it
UPDATE - a quanto pare a blogger non piace l'HTML human readable...
UPDATE 2 - aggiunta colonna "Confermato" per tenere traccia delle segnalazioni

Tutte le informazioni tecniche su come questi dati sono memorizzati sono reperibili qui.

Come già preannunciato, quello che ora mi piacerebbe ricevere dalla comunità Italiana di GNU/Linux, di GNOME, di Ubuntu, di Pollycoke (!!??!!) e sì, dai, anche di Fedora è un piccolo sforzo congiunto che si palesa in uno dei seguenti atti:
  • se avete un contratto mobile broadband di cui sopra e siete riusciti a farlo funzionare con NetworkManager aggiungete un placido, rassicurante e felice commento a questo post
  • se avete un contratto mobile broadband di cui sopra e non siete riusciti a farlo funzionare.... hmmmm, beh, mica posso fornirvi assistenza gratuita, ma se pensate che dipenda da una errata configurazione di cui sopra battete un colpo
  • se avete un contratto a banda larga mobile NON incluso nell'elenco di sopra, fatecelo sapere prontamente; lo stesso dicasi se ne siete a conoscenza, ovvio ;)
  • se avete una idea migliore su come gestire questo flusso di informazioni non solo sul momento, ma anche per il futuro in modo che l'elenco sia prontamente aggiornato, fatecelo sapere (visto il fottio di operatori che stanno nascendo: Poste Italiane, Erg...)
  • se non ricadete in alcuna delle precedenti categoria, spargete la voce ad amici e parenti :P
Un'ultima nota: è possibile che il file XML installato sul vostro computer sia quello "vecchio", in cui è ancora elencato l'operatore Blu (il logo però era figo, dai). Il tal caso, scaricate questo file e sostituitelo a quello installato da qualche parte all'interno di /usr/share/

Denghiu!

[1] la realtà è che stamattina non mi andava di fare un ca##o e ho una lista di TODO per GNOME e Ubuntu lunga quanto la distanza che intercorre da Holmes a Trentalance, passando per Siffredi
[2] stagione 18, episodio 16: Homerazzi
[3] questo è l'unico per cui è indicato nome utente (WAPTIM) e DNS.

28 maggio 2009

Vanity Press

Io ero felicemente riuscito, con gli anni, a creare una piccola oasi di tranquillità, di raffinatezza, di classe nella mia mente, rimuovendo definitivamente sozzure indegne di gente di un certo livello.

Una piccola oasi con tanti quadri appesi, quadri d'autore. Di qua un Caravaggio, sulla palma una natura morta di Zeuxis, sul dattero una capra di Chagall.

Una piccola oasi con tanta buona musica... Beh, prima, prima che per colpa di voi sporchi comunistacci millantatori uscisse fuori il nome di Gino Flaminio.

Gino Flaminio... Gino... Flaminio... Dai, si vede lontano un miglio che è una montatura, è un nome adatto al personaggio (sfigato e pasticcione) di una strip satiricacomica.

Cmq, basta! Il mio problema non è il non riuscire a smettere di pettegolare sulla vicenda. Il mio problema è che ora, nella mia piccola oasi raffinata, non ascolto altro che Mozart, Saint-Saëns e Latte e i suoi derivati!!!!!!!

Dai, tutti in coro: "E noi a Gino lo menamo! Lo menamo, lo menamo! Botte, botte, botte"

26 maggio 2009

Figli d'Annibale

Africa, Africa, Africa.

Che vuoi farci, papi, siamo meridionali, cosa pensavi potesse mai fare in Italia meridionale un'armata di africani giunti dalla Spagna con un branco di grossi e lenti elefanti, nei tempi in cui voi europei le Alpi non riuscivate a passarle neanche a piedi? (gigantesca cit)

Cmq lo sappiamo, sei stato frainteso come sempre, Alemanno non è uno sporco¹ africano nè un meridionale² (quindi siamo certi che svolgerà un lavoro egregio) e la colpa è tutta dei comunisti terroni di Roma che vanno volontariamente in giro a gettar cicche per dare discredito all'amministrazione. Se può essere utile, io ne ho visti anche alcuni passare volontariamente con le loro Lada sulle buche dell'asfalto al fine di allargarle e renderle più pericolose³...

Ma soprattutto, se puoi, nella tua infinita bontà, senza nemmeno sperare in tuoi doni che non meritiamo, ti imploriamo solo di compatirci. Lo sappiamo, non sei tu ad essere razzista, siamo noi ad essere meridionali.

[1] sporco nel senso coperto di lerciume, non "sporcoafricano" tuttattaccato inteso come offesa razzista, sia ben chiaro
[2] è nato a Bari, vero, ma l'adesione al PdL lo ha reso automaticamente meneghino
[3] qualcuno, cortesemente, mi può spiegare peeeeeeerché negli ultimi 10 anni ho sentito vecchietti sull'autobus e giovani modelli nazisti nei bar lamentarsi delle buche (che c'erano, ma è pur vero che cambiavano posizione celermente) mentre ora che abbiamo eletto un sindaco che aveva promesso di rimediare sic et simpliciter è un anno che nessuno si lamenta più anche se la situazione del manto stradale peggiora giornalmente??? (NdR: questa domanda è retorica, ma è fottutamente vero)

20 maggio 2009

G come GNOME

Visto che Moblin ha la m_zone, visto che a questo punto possiamo cominciare a pensare a moblin come test base per GNOME 3 e gnome-shell, tanto vale cominciare a pensare al nome.

Io voto per G-Spot.. mmmmmmmmmmmmmmmmm

15 maggio 2009

Think different

OK, phoronix ha fatto il suo test e ha pubblicato i risultati. Non ho mai letto benchmark e non comincerò ora che inizio a farmi vecchio a dedicarmi a questa assurda pratica.

Però, semplicemente, pacatamente: ma siamo sicuri che, come dicono tutti idignati, sia colpa del MacOS che è ottimizzato per hardware Apple? Non potrebbe, differentemente, essere il macrokernel a fare schifo???

12 maggio 2009

Proposte indecorose

Il tempo a disposizione non è ancora scaduto, ma il gruppo di moduli proposti per l'inclusione in GNOME 2.28 è decisamente bizzarro, piuttosto e anzichenò.
  • libseed - un "ponte", come lo descrive l'autore stesso tra la GNOME Platform e l'interprete JavaScript di WebKit (livello di bizzarria: eversivo, non tanto per la figherritudine dell'idea insita in Seed, quando per il fatto che il salvifico gnome-shell al momento è sviluppato usando l'altro "ponte" tra la piattaforma GNOME e l'interprete JavaScript di Mozilla... io cmq tifo per Seed)
  • krb5-auth-dialog - un coso per fare cose con i cosi di Kerberos (livello di bizzarria: estremo, o io sono utente abnorme (cit.), o questo coso non so a chi possa servire, per lo meno come modulo ufficiale)
  • libgdata - libreria per in C/Glib per accedere alle API dei servizi di Google (livello di bizzaria: incontinente, la proposta ha rischiato di accendere uno dei più bei flame da mesi a questa parte, visto che Google è il male)
  • libchamplain - libreria for fornire widget "mappa" (livello di bizzaria: egg-and-chicker, l'idea è buona, ma gli attuali utilizzi nelle applicazioni sono tutti più che altro proof-of-concept)
  • WebKitGtk+ - ve lo devo spiegare???? Cmq nel caso è dipendenza esterna (livello di bizzaria: basso, molto basso, praticamente nullo, nella speranza che nei prossimi mesi si riesca ad avere un qualcosa di sufficientemente funzionale da poter essere approvato e che non si debba rimandare ancora tutto di altri 6 mesi)
  • gnome-bluetooth - non quello che potreste pensare, ma il fork di bluez-gnome che del vecchio gnome-bluetooth ha preso repository, bugzilla, maling list e tutto il resto (livello di bizzarria: svogliata, il fatto che stia usando GObject e GtkBuilder e ogni altra nuova tecnologia fornita dallo stack non è sufficiente a compensare la risposta "me ne frego della qualità delle traduzioni, non mi va di stare a ricordarmi di inviare il template al TP" anche se si parlava di un altro modulo)
Chi dei tanti potrà fregiarsi del titolo? E nel caso ne dovesse sopravvivere solo uno, quale ci teniamo???

11 maggio 2009

One (no, vi prego, basta con gli U2)

Dalla ottava lettera di Shuttleworth agli Ubuntini:
The client software of Ubuntu One is released for free public use under several open source licenses, primarily the GPLv3 and Creative Commons licences. See the licence text included with the code for details.
Per il server la storia cambia (mai sentito parlare di Amazon? o era Yahoo? boh, non mi ricordo bene cosa mi disse il mio pusher), ma ovviamente già tutti pronti a lanciare palle di m3rd@ su un servizio che ancora non è attivo...

... momento, ma potevo segnalare la cosa???

D'ho!

7 maggio 2009

Cercasi Susan disperatamente

...ammesso e non concesso che Susan conosca bene git(1).

A differenza dei precedenti, questo post non cerca deliberatamente di instillare nel lettore l'idea che git(1) sia un programma nato dalla mente di un cazzone avariato e destinato solo a cazzoni avariati. Questo post cerca risposte e spiegazioni.

L'autore di questo post ha provveduto, non riuscendo a reggere il fottio di opzioni e l'oscurità del linguaggio nelle rispettive pagine di help dei singoli comandi, a leggersi le istruzioni "rapide" sulla documentazione ufficiale e sulla sezione "Impara" di github relative al branching e merging, quanto meno relativamente alle funzioni basilari di cui aveva bisogno. Dalle sullinkate letture l'autore di questo post ha desunto che la semplice sequenza di comandi
$ git branch purge-Ai
$ git checkout purge-Ai
potesse permettere di creare un branch locale nel suo clone di un modulo che in parte mantiene, in modo da poter applicare lì tutta una serie di cambiamenti correlati, senza andare a toccare il branch master, che l'autore di questo post voleva mantenere "staccato".

Notate che il tutorial ufficiale propone, nella sezione Managing branches esattamente la sequenza di comandi inserita dall'autore di questo post e che il tutorial stesso afferma "Check that the change you made is no longer visible, since it was made on the experimental branch and you're back on the master branch."

Dolcissima Susan, o chi per lei, perché, come loggato qui, dopo essere tornato al branch master, mi dice che i cambiamenti apportati nel branch purge-Ai sono stati applicati anche lì (o là)???? Cos'è? Forse git(1) è così intelligente da sapere che prima o poi faccio il merge e mi anticipa??

5 maggio 2009

Error 404

Sono fatti privati e non sarò certo io a dire che secondo me non si muove foglia che Silvio non voglia¹, ma Floris a Ballarò ha appena detto una cosa bellissima, andando a fare le pulci alle candidature "di facciata" e contando partito per partito:
... hanno candidato Margherita Hack, ma è una delle massime intelligenze del nostro pianeta², quindi non conta ...
ROFLASTIC

[1] e Silvio ora è invidioso di Sarkò e ha deciso che come first lady vuole Kate Moss, almeno è un rapporto più equilibrato... e non vi spiego perché...
[2] forse ha detto "paese", non so, ero distratto dal forum e dal fatto che la gente {ancora|di nuovo}³ si stupisca di come uno si accorga delle sciocchinerie che hanno fatto senza che neanche loro se ne rendano conto, e di come esista una cosa che si chiama /usr/local con la quale bisogna saper giocare bene per avere certi effetti piacevoli.... e non vi spiego con cosa altro...
[3] analfabetismo mai superato o di ritorno?? non chiedetelo a me, dicono che sono GNU/Linux-lebano a cui piace dare sfoggio delle mie (a mio dire) conoscenze eccelse senza preoccuparmi della gente normale... e non vi dico quanto siamo amichetti con Margherita Hack...

3 maggio 2009

Cosa intendevi con «Discolabirinto»?

Vorremmo invitarvi

questa sera

in un posto

che noi amiamo chiamare

Discoteca Labirinto

Bianca e senza luci colorate. Dalla quale, ovviamente, non si possa uscire più. Che poi, "possa"... non è che uno che si trova in discolabirinto abbia la voglia di pensare di uscire. Si sta lì, si balla, si vive, si balla, si balla di nuovo, si vive ancora.

Io conto di restarci, con la giusta compagnia. Voi, se proprio siete così pavidi e cercate l'uscita, seguite il coniglio bianco.